TOGETHER FOR THE COMMUNITY, SOCIAL CHANGE AND THE COMMON GOOD.
Studenti, attivisti, insegnanti, artisti e singoli cittadini prendono parte al progetto contribuendo attivamente alla costruzione e la riuscita di Talking Hands.
Nata a Porto Alegre in Brasile nel 1961, si laurea in Lingue a letteratura straniera con un a tesi in filologia romanza e proseguito con un dottorato sull'Estridentismo, movimento artistico di avanguardia interdisciplinare nato in Messico nel1921 e composto da poeti, scrittori, musicisti e pittori. Ha vissuto in Colombia, Venezuela e Messico per poi appoggiare le valigie in Italia, dove tutt'oggi risiede. Linda è traduttrice dal portoghese e lo spagnolo, volontaria di Auser Cittadini del Mondo, è grazie a lei che ha preso il via la scuola d'italiano in atelier.
Nato in Gambia nel 1981 risiede in Italia dal 2016. Kebba ha preso parte alla nascita del progetto Talking Hands all'interno del quale ha svolto mansioni in diversi ambiti disciplinari, ha contribuito significativamente anche all'organizzazione dell'atelier facendosi carico dell'inventario dei materiali, della redazione dei bilanci partecipativi e di svolgere anche il compito di mediatore nel corso degli incontri d'avanzamento. Una delle persone a cui va riconosciuto il merito di aver avuto un ruolo fondamentale all'avvio delle attività. Attualmente lavora per un'azienda locale.
Nata a Vittorio Veneto nel 1997. Ha frequentato un corso di modellistica presso l'Istituto Europeo di Design a Venezia. Attualmente studia design della moda allo Iuav. Ha iniziato a collaborare con l'atelier di sartoria nell'estate del 2019 e si occupa principalmente del taglio e la rifinitura dei capi.
Nata a Treviso nel 1990, è avvocato dal 2017 e risiede a Milano dove lavora in uno studio specializzato in Diritto della Proprietà Intellettuale. Questo lavoro le ha permesso di coniugare la professione alla sua passione per la moda. Fornisce assitenza legale al progetto Talking Hands dal 2018.
Nata a Montebelluna (TV) nel 1994 all'età di 18 anni ha fatto le valigie ed è partita in un'avventurosa deriva che deve ancora finire: Copenhagen, Singapore, Lisbona, per fermarsi a Parigi dove attualmente risiede. La sua più grande qualità è la flessibilità, in una settimana infatti può passare da fare la volontaria in un orfanatrofio in India a lavorare per una prestigiosa griffe della moda. Ama la cucina e per Talking Hands è amministratrice del profilo Instagram.
Nato a Treviso nel 1972. Attivista e art director, il suo territorio di indagine spazia dall’ideazione dell’immagine per aziende, pubbliche e private, alla curatela e comunicazione di compagne sociali, eventi culturali e mostre. Fondatore dello “Spazio XYZ“ (2008-2012), spazio espositivo plurale dedicato alle diverse forme espressive delle arti applicate, vanta oltre 40 progetti espositivi sviluppati tramite collaborazioni con designer, illustratori e fotografi internazionali. Dal 2016 è il fondatore di “Talking Hands. Con le mani mi racconto”.
Giorgia Zanellato (Venezia, 1987) e Daniele Bortotto (Pordenone, 1988), designer, studiano entrambi Industrial Design allo IUAV di Venezia e condividono la formazione all'ECAL di Losanna (Svizzera) con un Master in Product Design. Collaborano con numerosi marchi italiani e internazionali tra i quali: Moroso, Rubelli, Cappellini, Cedit, Louis Vuitton, Galleria Luisa delle Piane, The Gallery Bruxelles. Le loro opere sono state esposte all'interno di gallerie e musei come: MAXXI, Roma; Triennale Design Museum; e la Somerset House a Londra.
Nasce a Treviso nel 1978. Considerato uno dei più promettenti designer italiani della sua generazione, concentra la sua ricerca sul continuo studio dei materiali e sulla scoperta delle loro inaspettate potenzialità. I suoi progetti sono stati selezionati per alcune tra le più importanti realtà museali ed espositive tra cui il Maxxi di Roma, la Triennale di Milano, il London Design Festival, la Biennale Di Architettura di Venezia e il Centre Pompidou.